Denominata “la dolce” per il suo clima, è collegata alla terraferma a sud-est da un lungo ponte romano e a sud-ovest da un servizio traghetti. La sua natura selvaggia, i chilometri di spiaggia fine, i luoghi ameni e l’ospitalità delle strutture alberghiere e della popolazione la rendono una meta
tra le più frequentate del Mediterraneo. Djerba è inoltre il punto di partenza privilegiato per chi desidera scoprire il fascino e la bellezza del sud tunisino, come ad esempio le dune di sabbia di Douz, considerata la porta del deserto, o i paesaggi incantati di Tataouine. Gli hotel non sorgono
nelle vicinanze dei centri abitati, per cui la sera la maggior parte di essi organizza spettacoli e serate folcloristiche per i propri ospiti. Immancabile la visita di Houmt Souk, capitale dell’isola, con le sue piazzette circondate da piante di ibisco ed il suo colorato mercato. Imperdibile la visita
alla sinagoga della Ghriba, dove è conservata una delle più antiche Torah del mondo, e la visita di Guellela, città dove vengono prodotte le tipiche ceramiche dipinte a mano. Dall’aeroporto di Djerba, percorrendo in soli quaranta minuti il ponte romano, e spingendosi verso sud per una trentina di chilometri, in un paesaggio ricco di ulivi, si raggiunge la costa e Zarzis, località balneare con alberghi dalla tipica architettura moresca, che si inserisce perfettamente nell’ambiente naturale. Alla tradizionale vocazione per la pesca e la raccolta delle spugne, si affianca oggi un discreto sviluppo turistico con belle strutture alberghiere affacciate su ampie spiagge bianche lambite da un mare ancora incontaminato.
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